Looking for trouble?

-privata-

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  1. Emelie«
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    Emelie Agnes Clark

    tumblr_mpud65RbVV1r9alaeo1_250tumblr_mpud65RbVV1r9alaeo2_250Currently in process...If you're going trough hell, keep going.



    look () sheet () lycan Sì, si sa, spesso ci sono momenti in cui una persona preferirebbe stare da sola, momenti in cui vorrebbe semplicemente avere in mano un lettore mp3, due cuffie alle orecchie, e fuggire da tutto. Eppure questo non era il caso di Emelie. Se avesse avuto anche solo il tempo per fermarsi un attimo e pensare nella sua vita, almeno una volta al giorno, si sarebbe persa e probabilmente non sarebbe più potuta tornare indietro. Era una di quelle ragazze, sempre se tuttora esistano, che non amava starsene con le mani nelle mani, così come non amava avere un solo secondo nella sua vita che non fosse organizzato. E' frustante per molte persone, e anche parecchio, ma non nel suo caso. Aveva diciannove anni e già la sua vita sembrava abbastanza patetica, così com'era. Insomma, non aveva bisogno di ulteriori complicazioni o riflessioni. Aveva subito molti shock, era andata incontro a molte cose da sola, e le aveva superate. La sua situazione era abbastanza comprensibile, in fondo. Ormai viveva praticamente da sola. Lei ha sempre creduto che fosse tutto più facile senza legami di alcun tipo, e che possa arrivare anche ad essere più costruttivo. E in parte aveva ragione quando si è soli si è liberi di sbagliare e imparare dai propri errori, di non venire giudicati, di imparare a gestire le cose e di vivere in maniera autonoma, riuscendo anche a rialzarsi nei momenti di difficoltà. Probabilmente tutti invidierebbero questo di lei, oltre alla sua bellezza eterea ovviamente. Una cosa però è fondamentale dire: se solo Em avesse saputo che per avere questa vita, avrebbe dovuto perdere la sua vera famiglia e diventare un licantropo, forse avrebbe preferito restare un innocente e ingenua ragazza secchione che credeva che i licantropi esistessero solo in quei film per ragazzine che vanno tanto di moda. Eppure non era stato questo il destino che era stato scelto per lei. E adesso eccola lì, nei corridoi della scuola della Beacon Hills, intenta a riporre negli armadietti i libri dell'ora precedente, per prendere quelli della prossima ora. Era il suo ultimo anno di scuola, e ne aveva già persi due per non frequentazione, per cui doveva adattarsi in qualche modo e finirla una volta per tutte. In fondo non le costava tanto, era pur sempre una ragazza, e non voleva trascorrere tutta la sua vita al liceo, che le piacesse o meno. Non aveva nemmeno bisogno di un tutore o un genitore, ormai era abbastanza grande da potersi giustificare da sola e da poter firmare avvisi scolastici e quanto altro. Prese l'elastico che si trovava disordinatamente sopra la fila di libri, legò fugacemente i capelli in uno chignon disordinato, non curandosi delle ciocche di capelli che erano sfuggiti alla presa dell'elastico, e chiuse l'armadietto con forza. Non riusciva mai a controllarsi completamente. D'altronde quella scuola nascondeva più segreti di quelli che sembrava mostrare, per cui non le importava di sembrare troppo strana, troppo forte, o troppo zitta. Qualche amico, alla fine, aveva. Il giusto necessario per scambiare due parole ogni tanto, il classico rapporto tra compagni di scuola. Nessun legame forte, niente di niente. Quella era la sua prima e unica regola. lycan, 19 anni, single



    code: © walking in the darkness Ψ erre's art; img: tumblr; vietata la copia!

     
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  2. Awesøme ;
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    Stava diventando stressante, sul serio, molto stressante correre da una parte all'altra della cittadina per via del capo dei Radio, insomma in fin dei conti ero comunque un umano e con tutto quel caldo, i corsi estivi e il dover badare ai tomi nella biblioteca mi sfiancava. Avevo avuto un mal di testa allucinante la sera prima e come un pollo spennato mi ero addormentato con la faccia sulla tastiera del pc, non ricordo neanche più il motivo per cui stavo ricercando informazioni su dei fusi orari in giro per l'america, forse ero stato posseduto?! No, di certo no! Ma comunque il risultato era parecchio ritardo ed alcuni tasti del computer marchiati a fuoco sulla pelle che si era arrossata e schiarita a seconda di dove i tasti premevano, era stato inutile strofinare e sciacquare la parte sarei dovuto andare a scuola con quelle sembianze di tastiera umana, mezzo ibrido. Feci l'ennesimo sbadiglio mentre guidavo la mia amata jeep verso il parcheggio scolastico, non avevo intenzione di ritardare ulteriormente così parcheggiai il più vicino possibile correndo, o meglio camminando a passo spedito verso i corridoi. La prima ora l'avevo passata in biblioteca, scampato il ritardo per un pelo, il mio cartellino scolastico aveva "bippato" proprio sullo scadere dell'ultimo secondo il che era una fortuna, correre con quel caldo afoso era inconcepibile ma ne era valsa la pena. Mi ero per lo più annoiato e tra uno sbadiglio e l'altro ero arrivato persino alla fine dell'ora, avevo deciso di andare a posare alcune cose nel mio armadietto che si trovava verso la fine del corridoio centrale, così abbandonai la biblioteca con estrema flemma grattandomi la testa più volte, mi chiesi che fine avessero fatto gli altri visto che non li vedevo dalla sera precedente ed era strano non sentire Scott almeno con qualche messaggio. Così tirai fuori dalla tasca de jeans chiari il cellulare ed iniziai distrattamente a digitare il testo quando la mia faccia andò a cozzare contro una lastra fresca di alluminio che rumoreggiò riempiendo il corridoio semivuoto di un sordo rumore metallico. Diciamocelo, non sono mai stato proprio un ragazzo attento, anzi ma questa era una delle più terribili figura dell'ultimi 10 anni di vita, subito dopo lo scivolone dalla macchina chicco sui scalini davanti casa.
     
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1 replies since 4/8/2013, 19:29   60 views
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